mercoledì 26 settembre 2012

Il Sindaco e i convegni camuffati


Qualche giorno fa ho ricevuto una lettera dal Sindaco di Trinitapoli che mi invitava, come forza politica, ad un convegno sul riordino delle province.
Secondo quanto scritto nell’invito, il convegno dava la possibilità di esprimere ad ognuno di noi le nostre idee circa il riordino delle province ed in particolare circa il destino della Bat.
Come ho già avuto modo di chiarire negli interventi precedenti, non vedevo e non vedo alcun margine di discussione sul futuro della Bat dal momento che, come si evince chiaramente dai documenti ufficiali del Governo e della Regione Puglia, la soppressione della Bat è un fatto certo.
A Trinitapoli quindi, non resta che prendere atto della situazione e ratificare il ritorno alla provincia di Foggia.
Avrei comunque partecipato all’incontro per esprimere il mio pensiero consapevole che la strada per il nostro comune è obbligata.
Ma, poiché il nostro Sindaco non smetterà mai di stupirci, ieri è stato affisso in città un manifesto che pubblicizzava l’iniziativa.
E cosa scopro?
Che del convegno, del dibattito, della possibilità di esprimersi non vi è traccia!
Vi è una sfilza di relatori tutti appartenenti all’area politica del Sindaco e della sua maggioranza: Carlo Laurora (Udc), Angelo Cera (Udc), Salvatore Negro (Udc), Massimo Ferrarese (Udc), Benedetto Fucci (Pdl), Francesco Ventola (Pdl).
Mi chiedo ma se il convegno doveva essere una occasione di confronto tra le forze politiche e i cittadini di Trinitapoli cosa centrano tutti questi oratori?
Quale confronto è possibile svolgere con un banchetto di invitati monocolore Udc-Pdl?
E come mai il Sindaco ha utilizzato la sua carica istituzionale per organizzare un convegno che somiglia tanto ad un convegno del suo partito?
Non sarebbe stato più opportuno che l’Udc si fosse organizzata il proprio convegno come partito anziché utilizzare il patrocinio del comune?
Perché i partiti di maggioranza (Udc-Pdl) non si pagano di tasca loro le spese di un convegno di partito ma utilizzano la carta intestata, i manifesti, e l’affitto dell’Auditorium a spese del comune e quindi della collettività?
Per questi motivi non parteciperò al convegno, poiché non sono abituato a partecipare a convegni di partito camuffati da incontri istituzionali.
Invito il Sindaco nelle prossime occasioni ad utilizzare la carta intestata giusta per fare gli inviti e a non confondere il suo ruolo istituzionale da quello di uomo di partito.


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