Qualche giorno fa ho ricevuto una lettera dal Sindaco di
Trinitapoli che mi invitava, come forza politica, ad un convegno sul riordino
delle province.
Secondo quanto scritto nell’invito, il convegno dava la
possibilità di esprimere ad ognuno di noi le nostre idee circa il riordino
delle province ed in particolare circa il destino della Bat.
Come ho già avuto modo di chiarire negli interventi
precedenti, non vedevo e non vedo alcun margine di discussione sul futuro della
Bat dal momento che, come si evince chiaramente dai documenti ufficiali del
Governo e della Regione Puglia, la soppressione della Bat è un fatto certo.
A Trinitapoli quindi, non resta che prendere atto della
situazione e ratificare il ritorno alla provincia di Foggia.
Avrei comunque partecipato all’incontro per esprimere il mio
pensiero consapevole che la strada per il nostro comune è obbligata.
Ma, poiché il nostro Sindaco non smetterà mai di stupirci,
ieri è stato affisso in città un manifesto che pubblicizzava l’iniziativa.
E cosa scopro?
Che del convegno, del dibattito, della possibilità di
esprimersi non vi è traccia!
Vi è una sfilza di relatori tutti appartenenti all’area
politica del Sindaco e della sua maggioranza: Carlo Laurora (Udc), Angelo Cera
(Udc), Salvatore Negro (Udc), Massimo Ferrarese (Udc), Benedetto Fucci (Pdl),
Francesco Ventola (Pdl).
Mi chiedo ma se il convegno doveva essere una occasione di
confronto tra le forze politiche e i cittadini di Trinitapoli cosa centrano
tutti questi oratori?
Quale confronto è possibile svolgere con un banchetto di
invitati monocolore Udc-Pdl?
E come mai il Sindaco ha utilizzato la sua carica
istituzionale per organizzare un convegno che somiglia tanto ad un convegno del
suo partito?
Non sarebbe stato più opportuno che l’Udc si fosse
organizzata il proprio convegno come partito anziché utilizzare il patrocinio
del comune?
Perché i partiti di maggioranza (Udc-Pdl) non si pagano di
tasca loro le spese di un convegno di partito ma utilizzano la carta intestata,
i manifesti, e l’affitto dell’Auditorium a spese del comune e quindi della
collettività?
Per questi motivi non parteciperò al convegno, poiché non
sono abituato a partecipare a convegni di partito camuffati da incontri
istituzionali.
Invito il Sindaco nelle prossime occasioni ad utilizzare la carta intestata giusta per fare gli inviti e a non confondere il suo ruolo istituzionale da quello di uomo di partito.
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